Non c’è cinque senza sei, dice il proverbio. Forse non dice proprio questo, ma insomma ci siamo capiti.
Il BACHaro Tour arriva alla sesta edizione e torna a girare tra Dorsoduro, Santa Croce e San Polo. Ci ospitano i locali Boresso, Latteria2465, Hostaria Vecio Biavarol e il nuovo arrivato Corner Pub al Terminal.
Al giro di questa primavera abbiamo dato il titolo Bach & Friends, perché Johann Sebastian non manca mai ma stavolta le porte si aprono al figlio Carl Philip Emanuel e a Wolfgang Amadeus Mozart (capirete perché).
Non paghi, torniamo a spostare strumenti più grandi del dovuto: un’arpa e un clavicembalo, soprattutto. Ma quanto a ingombro anche un trio d’archi può difendersi bene.
Cronache dal sesto BACHaro
Dagli errori si impara. Di solito. Noi evidentemente siamo impermeabili a questi detti volgari, e – siccome siamo pure un po’ demoniaci – noi nei nostri errori perseveriamo.
Errori meravigliosi, comunque. Come quello che ci ha spinto a riportare un’arpa su e giù per i ponti, dalla Giudecca (secondo piano, senza ascensore) ai bacari coinvolti nel tour.
La nostra arpista di fiducia è ovviamente l’inimitabile Nabila Chajai. Il suo tocco delicato ci ha fatto sognare con una Sonata per arpa di C.P.E. Bach. Una musica non immediata, ma affascinante. Lontana anni luce da quella del padre J.S.: lo abbiamo notato nel confronto con la Suite per violoncello suonata dal nostro Federico Toffano (anche lui è inimitabile, per fortuna…). Chi è venuto a sentire ha potuto così viaggiare idealmente a cavallo tra due generazioni: due epoche diverse, due modi completamente differenti di concepire la musica e la composizione.
Carl Philip Emanuel è infatti figlio di Bach ma soprattutto è figlio del Settecento. È lui il Bach importante quando Wolfgang Amadeus Mozart inizia a suonare.
Tra geni, comunque, ci si riconosce. E Mozart a (ri)scopre la grandezza di Johann Sebastian, lo studia e lo assimila. Trascrive per trio d’archi cinque fughe (due dal Clavicembalo per temperato, una dall’Arte della fuga, una da una trio-sonata per organo e una del figlio Wilhelm Friedmann), e vi aggiunge – scrivendoli ad hoc – altrettante introduzioni lente. Potevamo lasciarci sfuggire questa incredibile occasione, per l’edizione Bach & Friends? Sì, potevamo, ma non l’abbiamo fatto.
Abbiamo quindi composto un trio d’archi: Federico Toffano e Alessandro Cappelletto ce li avevamo già in casa; Maria Bocelli ha subito aderito con entusiasmo. E così abbiamo portato anche Mozart al BACHaro Tour. Che impertinenti.
In quell’occasione, per la prima volta, abbiamo anche avuto l’onore e il piacere di avere con noi Paolo di Small Caps. È venuto col suo bell’armamentario di aggeggi per una sessione di serigrafia dal vivo. Chi ha partecipato ha potuto così farsi serigrafare quello che voleva col nostro bellissimo e ambitissimo logo. Mica pizza e fichi. E infatti abbiamo replicato con successo anche l’ultima sera.
Ma andiamo per ordine.
Siccome CHE un’arpa e tre archi non ci bastavano, abbiamo ben pensato di portare a spasso anche un clavicembalo. Che sarà mai? In piazzale Roma ci hanno scambiato per una ditta di pompe funebri rimasta a piedi, ma vabbè.
Scherzi a parte: avere Nicola Lamon a suonare per noi alcuni estratti da Il clavicembalo ben temperato è stato un grande piacere. Perché grazie a lui abbiamo avuto modo di confrontare la versione mozartiana con quella [stiamo usando un termine che farà esplodere le cervella ai musicologi] originale.
E poi tutto sommato il cembalo era pure leggerino.
Per l’ultima serata, invece, solo sostanza e niente ingombro.
È stato il violino magico di Alessandro “Paganiniscansate” Cappelletto a deliziare la folla. Che alla fine dell’ultima tappa è andata in delirio e ha invocato il bis intonando “se non metti l’ultima noi non ce ne andiamo”.
Poteri dell’alcool, ma anche del tocco impeccabile del giovane Ale e della maestria del vecio Johann Sebastian. La Partita per violino BWV 1001 regala emozioni vere.
Il calendario del BACHaro Tour 6
Giovedì 2 maggio
Nabila Chajai (arpa); Federico Toffano (violoncello)
Carl Philipp Emanuel Bach, Sonata per arpa in Sol Wq. 139
Johann Sebastian Bach, Suite per violoncello solo in Sol BWV 1007
19:00 Boresso
20:00 Latteria2465
21:00 Hostaria Vecio Biavarol
Giovedì 16 maggio
Alessandro Cappelletto (violino); Maria Bocelli (viola);
Federico Toffano (violoncello)
Bach-Mozart, Preludi e fughe per trio d’archi K. 404a
19:00 Boresso
20:00 Latteria2465
21:00 Corner pub Al Terminal
Giovedì 30 maggio
Nicola Lamon (clavicembalo)
J.S. Bach, Il clavicembalo ben temperato, vol. I, Preludi e fughe 1-8
19:00 Hostaria Vecio Biavarol
20:00 Boresso
21:00 Latteria2465
Giovedì 13 giugno
Alessandro Cappelletto (violino)
J.S. Bach, Partita per violino BWV 1001
19:00 Boresso
20:00 Latteria2465
21:00 Corner pub Al Terminal